Tracheofusariosi del pomodoro: come combatterla senza fitofarmaci (anche nel fuorisuolo!)

Il considerevole impiego di superfici coltivate pomodoro, in particolare per il pomodoro da industria (prima coltura in Italia per ettari coltivati) rende questo ortaggio estremamente rilevante per il nostro Paese dal punto di vista economico.

I problemi fitopatologici che si sono diffusi nei sistemi produttivi intensivi e anche in quelli fuori suolo, hanno quindi un grande impatto su questa coltura così importante.

Tra i patogeni fungini che si sono diffusi negli ultimi anni a carico del pomodoro, sono aumentate le segnalazioni di tracheofusariosi causate dal patogeno Fusarium oxysporum. In particolare per il pomodoro, è la formae speciales lycopersici a causare i danni. Leggi tutto “Tracheofusariosi del pomodoro: come combatterla senza fitofarmaci (anche nel fuorisuolo!)”

Tracheofusariosi di ortaggi a foglia: i 4 metodi di lotta non convenzionali per combatterla

Il considerevole aumento di superfici coltivate a lattuga, indivia, cicoria, rucola e valerianella, grazie anche al successo della filiera dedicata alla IV gamma, rende gli ortaggi a foglia molto importanti dal punto di vista economico a livello mondiale e italiano.

Lo sviluppo della coltivazione, soprattutto in serra, di queste colture ha portato anche una conseguente intensificazione degli investimenti a ettaro. Naturalmente, l’aumento della redditività delle produzioni è stato un vantaggio notevole, ma ha comportato anche degli aspetti negativi, tra cui la comparsa di nuovi problemi fitopatologici che si sono diffusi anche in sistemi produttivi per la filiera di I gamma. Leggi tutto “Tracheofusariosi di ortaggi a foglia: i 4 metodi di lotta non convenzionali per combatterla”

Pomodoro: piante e frutti più sviluppati grazie agli amminoacidi e agli ormoni naturali

Il pomodoro riveste un ruolo fondamentale per l’Italia, in quanto è il prodotto orticolo più coltivato nel Bel Paese.

Secondo i dati Istat del 2011, gli ettari per la produzione di pomodoro in serra erano superiori ai 7.600 e la produzione totale era di circa 5,3 milioni di tonnellate. Numeri in crescita data la resa maggiore rispetto a quella in pieno campo (circa 700q/ha in serra contro i circa 650q/ha in pieno campo).

Valorizzare la produzione di un ortaggio così importante per il comparto agricolo italiano è essenziale e si traduce essenzialmente nell’aumento della resa a pianta in conseguenza a un aumento dello sviluppo vegetativo. Leggi tutto “Pomodoro: piante e frutti più sviluppati grazie agli amminoacidi e agli ormoni naturali”

L’innovativa coltivazione del pomodoro fuori suolo: come aumentare ulteriormente le rese

Nelle coltivazioni in campo e in ambienti protetti, il pomodoro da industria ricopre un ruolo sostanziale per l’orticoltura italiana. Non solo è il prodotto orticolo più coltivato in Italia, ma è anche la coltura con il maggior numero di superfici investite in coltivazioni fuori suolo.

Questo innovativo tipo di coltivazione in serra consente agli agricoltori di rispondere alle richieste sempre più esigenti del mercato: produzioni continue durante tutto l’arco dell’anno, costi determinati e caratteristiche qualitative costanti. È il sistema colturale più adatto per rispettare gli standard di competitività, quantità e qualità di prodotto richiesti dalla grande distribuzione.

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Come aumentare le rese del peperone coltivato in ambiente protetto

Il peperone è un’importante coltura orticola a cui sono destinati 10.327 ettari in tutta Italia (Istat, 2011) e che raggiunge una produzione di più di 2 milioni di quintali. Sempre nel 2011 quasi un terzo dei quintali di peperoni era prodotto in ambiente protetto, con solo 2555 ettari investiti, con una resa media di 317 quintali/ettaro per le coltivazioni in serra, contro i 228 quintali/ettaro del pieno campo.

Le coltivazioni in ambiente protetto permettono di accorciare i cicli produttivi e aumentare le rese, come dimostrato dai dati soprastanti.

Ottenere un buon fatturato è il medesimo obiettivo per tutti gli agricoltori, che la coltura in campo o in serra. In ambiente protetto è comunque possibile attuare pratiche agronomiche atte ad aumentare ulteriormente le rese per ettaro. Leggi tutto “Come aumentare le rese del peperone coltivato in ambiente protetto”

Mal bianco dello zucchino: confronto tra i metodi di lotta più efficaci

Il mal bianco (o oidio) causato dal fungo patogeno Podosphaera xanthii (ex Sphaerotheca fuliginea), è senza dubbio la malattia più diffusa tra le Cucurbitaceae. Al Nord Italia, le infezioni più intense si verificano generalmente nei mesi estivi, specialmente in corrispondenza di andamenti climatici caldi e asciutti.

I sintomi interessano prevalentemente foglie, fusti e piccioli. Caratteristiche sono le macchie bianche farinose, in un primo momento isolate, che compaiono inizialmente sulla pagina inferiore e che poi occupano tutta la foglia, la quale perde mano a mano la capacità fotosintetica fino al completo disseccamento. Nelle condizioni ottimali di temperatura (trai 20 e i 25°C) il decorso della malattia è piuttosto rapido.

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Lattuga: cespi più sviluppati con amminoacidi, microelementi e sostanza organica

Il rilevante aumento di superfici coltivate a lattuga soprattutto grazie al successo della filiera dedicata alla IV gamma, rende il comparto delle insalate molto importante dal punto di vista economico a livello mondiale e italiano. Secondo l’ISTAT, nel 2011 erano 16.714 gli ettari coltivati a lattuga in pieno campo, con una produzione di 3,7 milioni di quintali (resa superiore ai 220 q/ha). In serra invece erano già quasi 4.000 ettari con una produzione totale di 1,4 milioni di quintali, con una resa di ben 350 quintali/ha. La lattuga in particolare è l’ortaggio “di punta” tra le insalate, in quanto gli ettari di indivia e radicchio in totale arrivano solo a poco più di 500 ettari e la produzione è un decimo di quella della lattuga (circa 145.000 quintali). Leggi tutto “Lattuga: cespi più sviluppati con amminoacidi, microelementi e sostanza organica”